“Oggi la gente sente l’esigenza di cose belle, ha bisogno d’arte: televisione,pubblicità e giornali ci saturano di immagini scadenti”. E’ l’affermazione recente di Daniel Lelong, presidente della Fiera Internazionale d’arte di Parigi e io pienamente concordo. Questo prestigioso Catalogo d’Arte mi offre l’opportunità di segnalare un valido operatore che “di cose belle” ne ha già create parecchie e, instancabilmente, continua a proporci autentiche opere di alta poesia. Ugo Mainetti ha reso una vasta e meravigliosa testimonianza artistica e meriterebbe anche più di una ricca monografia. Quindi, un breve flash è troppo riduttivo per rendergli il dovuto omaggio. Ieri siamo andati sulla Luna e presto andremo su Marte. Siamo più o meno tutti proiettati verso l’esterno e ci dimentichiamo spesso di viaggiare in noi stessi…Io sono certo che Ugo Mainetti deve aver soggiornato parecchio “nel suo profondo” perché ha capito che lì esiste un’oasi di pace poetica in cui rifugiarsi e attingere forza creativa. I collezionisti ed i veri amatori d’arte faranno bene a seguire con grande attenzione questo pittore che ha il merito di aver saputo ricondurre anche noi, con il suo incanto musicale di colori e di forme, ad una giusta, ristoratrice e salutare dimensione umana nella contemplazione del Bello”