In seguito a tante mostre personali e collettive ,i dipinti di Ugo Mainetti sono giunti a New York e sono stati esposti al World Fine Art Gallery di Manhattan per una settimana.La nostra presenza a questa mostra ci ha offerto l’occasione di conoscere l’artista ed i suoi amici.Il successo della mostra ha spinto un flusso di esperti (anche dallItalia) ad osservare le opere di Ugo Mainetti che occupavano due pareti della galleria.Prescindendo dalle circostanze contingenti ed occasionali della mostra che ha messo in evidenza anche il carattere scherzoso e la personalita’ amichevole del nostro artista venuto dall’Italia, precisamente dalla provincia di Sondrio, ci piace qui puntualizzare alcuni aspetti della cosiddetta ” Arte Brutale” di cui Mainetti e’ il promotore.A prima vista , isuoi dipinti si presentano all’osservatore come dei mostri che hanno paura della loro stessa apparenza e sono reticenti di mostrarsi sulla tela. I suoi personaggi quasi si vergognano di presentarsi al pubblico. Le sue configurazioni pittoriche sono i prodotti primordiali di una fantasia onirica e preziosa che non conosce limiti di spazio ne’ di tempo ,ma che non sublimano le immagini ,anzi le rendono nella loro realta’ crudele, sanguinante e pensierosa. Ed e’ proprio questa realta’ che costituisce e contiene numerosi simboli profondamente umanistici e imprevedibili , metafore altamente poetiche nella poliedricita’ dei colori vivi e violenti, nella tortuosita’ delle linee segniche della struttura architettonica dei dipinti.Molti critici hanno scritto e parlato del valore artistico della pittura di Ugo Mainetti, fra i quali non possimao non menzionare il nostro grande amico Vittorio Sgarbi. Ma a noi non piace reiterare quello che ha detto gli altri , ma elegiamo di esprimere quello che il nostro cuore detta dentro (cosi’ come direbbe il grande poeta fiorentino Dante Alighieri). Oservando i suoi dipinti ad occhi nudi , ci si rende conto di essere dinanzi ad un’arte originalissima ed insolita , ma che contiene niente di preistorico . Mainetti ritrae il mondo attuale dei sogni,il suo mondo che e’ poi anche il nostro. Si tratta di raffigurazioni dei sogni dell’infanzia e dei sogni dell’eta’ matura,sogni realistici piu’ che la stessa realta’ quotidiana. Nell’ottica della pittura di Ugo Mainetti, il dubbio e la paura dominano i suoi personaggi che si presentano in una maniera bizzarra e pazzesca per esprimere la crudelta’ violenta dei tempi odierni ,il terrore al cospetto dei disastri bellici e alluvionali, dinanzi ai movimenti tellurici, sismici e marini. Ecco perche’ i suoi personaggi e paesaggi contengono il mistero del presente e l’incertezza del futuro, il dubbio cartesiano e l’idealismo di un mondo perduto,quello dell’infanzia, dei sogni, dei valori umanistici e religiosi. In questo mondo provvisorio e contingente l’ideale e’ sempre lontano dalla meta che si cerca di raggiungere, l’armonia dell’universo che si cerca di capire, il mistero dell’aldila’ che resta sempre incomprensibile. Ecco i sentimenti e le emozioni che si sono sprigionati nell’ossorvare le opere pittoriche di Ugo Mainetti: 1)il paradosso: l’arte e’ anche espressione del brutto e della violenza. 2) La liberta’ di espressione rompe tutte le regole estetiche sino all’eccesso concettuale e cromatico. 3)Il rapporto tra l’arte e i sogni e’ invisibile (non puo’ vivere l’una sensa degli altri). 4) Larte brutale rivela particolari condizioni fisiche , psichiche e esotiche . 5) Quella di Mainetti e’ un’arte spontanea e istintiva come quella dei selvaggi che non hanno mai conosciuta la civilta’, ma e’ dominata dalla ragione e da un senso estetico veramente apprezzabile . 6) Il legame tra le nostre ossessioni notturne e il nostro inconscio sfociano nell’ID di Freud. 7) L’arte onirica di Mainetti rivela le allucinazioni del subconscio. 8) La sua integrita’ spirituale crea un’arte scabrosa che non piace al pubblico “colto”(Sgarbi). 9) L’osservatore e’ abbagliato dai colori forti, vivaci e violenti. 10) Le configurazioni pittoriche sono complicate e ritraggono il mondo irreale e onirico. 11) L’istinto prevale sulla ragione , il sogno sulla realta’. 12) Le sue fantastiche visioni contengono emozioni insolite e esoteriche. 13) La liberta’ del colore (cromatismo) si amlgama con le molte simbologie emblematiche evocate da immagini primordiali. 14) Le pennellate del Mainetti sono rapide e nervose, ma ricche di simbologie e di metafore che denotano il sentimento della natura , la tolleranza, la filantropia e l’amore per la pace e la fratellanza. 15) Mainetti aggiunge la linfa creativa della natura e dal suo subconscio che e’ ” un’oasi poetica” (Gianni Comuni). 16) Le angosce interiori dell’artista costituiscono il substrato poetico delle sue configurazioni pittoriche, sognate e poi raffigurate sulla tela. Concludiamo affermando che l’arte di Ugo Mainetti ha superato i confini dell’Italia ed e’ approdata qui negli Stati Uniti dove, siamo certi, ci terranno altre mostre e simposi culturali per illustrare l’opera di un artista eccezzionale e “sui generis”.
Orazio Tanelli
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